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LA BANCAROTTA RIPARATA nella prospettiva del Codice della crisi d'impresa

  • Immagine del redattore: Avv. Andrea Guidi
    Avv. Andrea Guidi
  • 11 minuti fa
  • Tempo di lettura: 4 min

*ATTENZIONE: questo breve testo è stato scritto con la collaborazione di Google NotebookLM, vedi nota esplicativa in calce*



Il Codice della crisi d’impresa pone una maggiore enfasi sulla tempestiva rilevazione della crisi e sull'adozione di misure idonee a superarla (art. 3 CCI). In questo contesto, il concetto di bancarotta riparata assume una rilevanza particolare, in quanto rappresenta un tentativo di rimediare a condotte distrattive prima che la situazione diventi irreversibile.


Elementi essenziali della bancarotta riparata alla luce del CCI:


  • Tempestiva rilevazione della crisi e adozione di misure idonee (art. 3 CCI): L'imprenditore deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte. Questo implica una maggiore responsabilizzazione dell'imprenditore nella gestione della crisi e nella ricerca di soluzioni riparatorie.


  • Strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza (art. 2, comma 1, lett. m-bis, CCI): Il CCI introduce una serie di strumenti volti al risanamento dell'impresa attraverso la modifica della composizione, dello stato o della struttura delle sue attività e passività o del capitale, oppure volti alla liquidazione del patrimonio o delle attività. La bancarotta riparata può essere considerata una forma di risanamento "ante litteram", che precede l'accesso a tali strumenti.


  • Anteriorità rispetto all'apertura della liquidazione giudiziale: Analogamente a quanto previsto dalla giurisprudenza, la reintegrazione del patrimonio deve avvenire prima dell'apertura della liquidazione giudiziale (che sostituisce il termine "fallimento"). Un'attività riparatoria successiva all'apertura della liquidazione giudiziale non esclude il reato.


  • Effettività della reintegrazione: Non è sufficiente una mera operazione contabile o un trasferimento interno di fondi tra società del medesimo gruppo. È necessario un

    effettivo apporto di risorse che ripristini la consistenza patrimoniale dell'azienda.


  • Integralità della retrocessione delle risorse: La restituzione deve essere integrale e a favore dell'intera massa creditoria. È necessario provare l'esatta corrispondenza tra i versamenti compiuti e gli atti distrattivi precedentemente realizzati.


  • Onere della prova: L'onere della prova grava sull'imprenditore. È l'imprenditore che deve dimostrare in modo inequivocabile che i versamenti compiuti hanno effettivamente reintegrato il patrimonio aziendale, compensando le precedenti distrazioni.


Esempi di bancarotta riparata, riletti alla luce del CCI:


  • Caso 1: Il prelievo "temporaneo". Un amministratore, resosi conto tempestivamente dello squilibrio finanziario causato da un prelievo indebito, utilizza gli strumenti previsti dal CCI per comunicare la situazione ai creditori e predispone un piano di rientro che prevede la restituzione integrale della somma prelevata, con tanto di interessi, prima dell'apertura della liquidazione giudiziale.


  • Caso 2: La cessione "sottocosto". Una società, dopo aver ceduto un ramo d'azienda a un prezzo inferiore al suo valore reale, intraprende una composizione negoziata della crisi (Titolo II CCI) e, nell'ambito di tale procedura, compensa la differenza, reintegrando il patrimonio aziendale prima dell'apertura della liquidazione giudiziale.


Orientamenti giurisprudenziali recenti (che restano validi, pur con l'avvento del CCI):


  • Cass. pen., Sez. V, 24/11/2023, n. 798: ribadisce che, per potersi riconoscere la bancarotta riparata, la restituzione delle somme prelevate indebitamente deve essere integrale e a favore dell'intera massa creditoria.


  • Cass. pen., Sez. V, Sentenza, 28/02/2023, n. 14932: precisa che non è necessaria la restituzione dei singoli beni sottratti, ma è sufficiente che i versamenti nelle casse sociali corrispondano esattamente agli atti distrattivi in precedenza compiuti.


  • Cass. pen., Sez. V, Sentenza, 03/11/2020, n. 13382: esclude la configurabilità della bancarotta riparata in caso di mere operazioni contabili tra società del medesimo gruppo, senza nuovi apporti finanziari esterni.


Bancarotta preferenziale e restituzione (il CCI non modifica questo aspetto):

Anche alla luce del CCI, nel caso di bancarotta preferenziale, se l'imprenditore restituisce successivamente quanto indebitamente versato al creditore privilegiato, il reato è già stato consumato nel momento in cui è stata accordata la preferenza.


In sintesi, il CCI, pur non disciplinando espressamente la bancarotta riparata, ne valorizza indirettamente il concetto, in quanto pone l'accento sulla tempestiva emersione della crisi e sull'adozione di misure idonee a superarla. La bancarotta riparata può essere considerata una forma di risanamento "ante litteram", che precede l'accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell'insolvenza previsti dal CCI. Tuttavia, è fondamentale che la reintegrazione del patrimonio sia effettiva, integrale e tempestiva, e che l'imprenditore fornisca la prova della corrispondenza tra gli atti distrattivi e i versamenti riparatori.



NOTA: questo modesto testo è un esperimento, è stato scritto da Google NotebookLM su mie istruzioni.

NotebookLM può essere "caricato" con documenti forniti dall'utente che possono essere in formato PDF o in altri formati; il sistema può utilizzare file audio, e anche clip Youtube che riesce a "sbobinare" e "leggere". Il sistema può "leggere" anche interi siti web.

Io gli ho fornito una copia PDF del Codice della crisi d'impresa, una selezione di massime giurisprudenziali e degli articoli sull'argomento e gli ho chiesto di chiarirmi il concetto di bancarotta risanata alla luce del nuovo Codice della crisi d'impresa.

NotebookLM è riuscito a scrivere un compitino ben scritto e secondo me giuridicamente funzionante. Non ho apportato nessuna correzione.

NotebookLM è bravissimo a fare riassunti di tutti i generi e, secondo me, potrebbe essere utile per analizzare grandi quantità di atti processuali (o tecnici o contabili) e ad individuare le parti più significative.





 
 
 

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